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Ristorante Totò, Eduardo e pasta e fagioli. Napoli

La sintesi in tre parole
8 mar 2018
Tempo di lettura: 2 min

A Corso Maria Teresa a Napoli ... ops scusatemi... Corso Vittorio Emanuele, la prima via di comunicazione simile ad una tangenziale voluta dal Re Ferdinando II di Borbone e chiamata col nuovo nome solo dopo l'ingresso di Garibaldi nella città, a pochi metri dalla Piazza Matteo Renato Imbriani ora conosciuta come Piazza Mazzini anche se la statua nel largo non è la sua, prima della Pedamentina scala di 414 scalini del XIV secolo che collega la Certosa di San Martino e il Castel Sant'Elmo al centro storico, da 18 anni Francesco Bianchini con la collaborazione della famiglia gestisce con simpatia e con un attaccamento al lavoro che va oltre la professionalità rasentando il sentimento uno dei punti di riferimento della ristorazione a Napoli che anche nel nome sembra dare le coordinate (la latitudine, la longitudine e l'altitudine) giuste del gusto: "Totò, Eduardo e pasta e fagioli".

Il locale piace ai giovani per i prezzi modici e non solo, ai meno giovani per la tradizione culinaria, ai napoletani e ai non napoletani che affollano il marciapiedi tra un mix di accenti, dialetti e lingue straniere, che aspettano in fila pur di poterci entrare. Non aspettatevi forchette d'argento ma troverete molta praticità, piatti abbondanti e genuini. Fatevi consigliare e sarete in ottime mani: zeppole, crocchè, ciurilli e montanare non devono mancare mai, abbandonatevi agli antipasti che sono i degni cerimonieri della tavola e concedetevi a un buon piatto di pasta: avrete solo l'imbarazzo della scelta!

"Totò, Eduardo e pasta e fagioli" è in sintesi Napoli, la sintesi in tre parole , il numero perfetto, che rendono a perfezione la perfezione del pensiero filosofico napoletano. E' un po come dire "pizza, sole e mandolino" oppure come avrebbe detto Luigino in Così parlo Bellavista permettendoci un pensiero poetico come "Maradona, Giordano e Careca".