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Donna Clelia

  • Una cartolina di fine ‘800
  • 28 giu 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Recensito sui Templari del Gusto

La canzone Michelammà scritta al finire del 1600 e attribuita a Salvator Rosa nel 1700 è forse la pietra miliare della canzone classica napoletana, le interpretazioni del testo restano oggi molteplici ma io amo immaginare il testo scritto per una ragazza bellissima con in petto le meraviglie di una stella e con i capelli ricci come una scarola, di stimata famiglia che viveva in un piccolo borgo di marinai dove li turchi trovavano riparo, che si raggiungeva per mare e per terra, li “la Mia Michela” era ambita da tutti e gli amanti a due a due non dava tregua. I fiordi della costiera sono bellissimi ed ogni fiordo è unico e diverso da un altro.

Il buon vino bianco della casa

La Marina della Praia è una delle poche carrabili fino al mare su decine di km di costa. La spiaggia di ghiaia, laTorre Saracena, le case incastonate nella roccia e la chiesetta con il piccolo campanile dove gli uomini attendevano la benedizione prima di uscire in mare e le donne pregavano che ritornassero sani e salvi, sono li e hanno visto il trascorrere degli anni senza alterare la loro naturale e affascinante bellezza.

Nei pressi di questo fiordo della bellissima Costiera Amalfitana nel comune di Praiano tra quelle casette Angelo e Clelia hanno gestito per oltre mezzo secolo ed oggi il figlioSalvatore Ferraioli gestisce una vera locanda di mare, i prodotti ittici sono pescati direttamente da queste acque e i prodotti di terra sono tutti a km zero. Il Ristorante Donna Clelia accoglie turisti e bagnanti, che vogliono concedersi una giornata speciale, in modo cortese e gentile. Il servizio è preciso e veloce. Tu si ‘na cosa grande e altre canzoni classiche del repertorio napoletano fanno da sottofondo. Siamo in una calda giornata di fine Giugno e ci concediamo un pranzo fresco con tema dominante i Limoni di Sorrento,intingolo importato e usato addirittura dagli Imperatori del Sacro Romano Impero d’Oriente.

Accompagniamo il nostro pranzo con un buon vino bianco della casa.

Iniziamo con un primo in onore di Donna Clelia: i suoi Spaghetti Noci e Alici, con unascorza di limone grattugiato e Colatura di alici di Cetara: antica ricetta medievale diffusa dai gruppi monastici della Costiera ricavata dalla colatura delle alici appunto messe a macerare in grosse botti di legno.

Spaghetti Noci e Alici

Continuiamo con il pesce spada alla brace, olio e limone,

Pesce spada alla griglia

lo accompagniamo con un contorno di insalata di peperoni sempre al limone

Insalata di pepeperoni

e per finire con la classica ma intramontabile Delizia.

Ci sono molti ristoranti da queste parti, ma qui mangerete davvero bene, i prezzi sono più bassi della media e i piatti abbondanti.

Noi per il nostro pranzo abbiamo pagato in due 61 euro.

Il sole è andato dietro il costone granitico, l’aria è diventata più respirabile, la brezza marina rinfresca la pelle arsa dal sole e mille scintille sull’acqua fanno un gioco di luce che ti fanno capire che non è un sogno ma stai facendo parte di esso.

Bonum appetitus Frates.

Ristorante Donna Clelia – Bar Mare Petit Restaurant

Via Marina di Praia n.9

Praiano (Sa)

Tel. 089 87 47 06

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